E’ proprio vero che quando si hanno delle aspettative è facile rimanere delusi. Quand’ero piccolo abitavo a due passi dal ristorante Alice e lo ricordo da sempre perché ha avuto (e lo ha tutt’ora) la fama di un locale frequentato da artisti. Mai c’ero entrato prima dell’altra sera e siccome sapevo essere molto piccolo anche se solo per due persone ho deciso di prenotare. Arrivati sul posto il gestore ci fa accomodare all’interno mentre il cameriere si lamenta che arrivano troppe persone e ci prepara il tavolo nevroticamente. Peccato perché l’ambiente è molto accogliente ed intimo. Pochissimi coperti, rivestimenti in legno, lampade anni 50 che scendono dal soffitto. Non è male… Tutti mi hanno sempre detto “qui con gli antipasti ci si sfama”. Bene…iniziamo con gli antipasti! Non è che poi sono così cospicui…tre le portate. 1: crocchetta di patate con salume – 2: ciotole con sottoli (fagioli, cavolo, melanzana) – 3: formaggi con marmellate. Si…per carità…si mangia…ma non è poi questa quantità esagerata che ti sfama. Il gestore viene a prendere l’ordinazione per un secondo piatto mentre il cameriere continua a sbuffare. Il primo (tagliatelle al ragù) è molto buono e lo stesso dicasi per il secondo (tomino con verdure). Poi accade una cosa strana. Ci trasformiamo in fantasmi e nessuno più ci considera. Il locale ora è semivuoto ma tutte le attenzioni vanno agli altri due tavoli occupati da abituè del posto con il risultato che per avere il dolce ed il conto dobbiamo quasi inseguire il gestore. Da notare che tutti eravamo al dolce, tutti avevamo gli assaggi, ma chissà perché questi arrivavano solo agli altri due tavoli e per avere qualcosa (come dei mendicanti) abbiamo dovuto a più riprese chiamare il cameriere (che falsamente si mostra estremamente simpatico sempre con gli altri due tavoli). Conclusione…se volete sentirvi di troppo questo è il posto che fa per voi! Non hanno bisogno di altra clientela ed i soldi è senz’altro meglio spenderli altrove che qui.
E’ proprio vero che quando si hanno delle aspettative è facile rimanere delusi. Quand’ero piccolo abitavo a due passi dal ristorante Alice e lo ricordo da sempre perché ha avuto (e lo ha tutt’ora) la fama di un locale frequentato da artisti. Mai c’ero entrato prima dell’altra sera e siccome sapevo essere molto piccolo anche se solo per due persone ho deciso di prenotare. Arrivati sul posto il gestore ci fa accomodare all’interno mentre il cameriere si lamenta che arrivano troppe persone e ci prepara il tavolo nevroticamente. Peccato perché l’ambiente è molto accogliente ed intimo. Pochissimi coperti, rivestimenti in legno, lampade anni 50 che scendono dal soffitto. Non è male… Tutti mi hanno sempre detto “qui con gli antipasti ci si sfama”. Bene…iniziamo con gli antipasti! Non è che poi sono così cospicui…tre le portate. 1: crocchetta di patate con salume – 2: ciotole con sottoli (fagioli, cavolo, melanzana) – 3: formaggi con marmellate. Si…per carità…si mangia…ma non è poi questa quantità esagerata che ti sfama. Il gestore viene a prendere l’ordinazione per un secondo piatto mentre il cameriere continua a sbuffare. Il primo (tagliatelle al ragù) è molto buono e lo stesso dicasi per il secondo (tomino con verdure). Poi accade una cosa strana. Ci trasformiamo in fantasmi e nessuno più ci considera. Il locale ora è semivuoto ma tutte le attenzioni vanno agli altri due tavoli occupati da abituè del posto con il risultato che per avere il dolce ed il conto dobbiamo quasi inseguire il gestore. Da notare che tutti eravamo al dolce, tutti avevamo gli assaggi, ma chissà perché questi arrivavano solo agli altri due tavoli e per avere qualcosa (come dei mendicanti) abbiamo dovuto a più riprese chiamare il cameriere (che falsamente si mostra estremamente simpatico sempre con gli altri due tavoli). Conclusione…se volete sentirvi di troppo questo è il posto che fa per voi! Non hanno bisogno di altra clientela ed i soldi è senz’altro meglio spenderli altrove che qui.
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