
Sinceramente ne avevo sentito un gran ben parlare...ma dopo esserci stato mi sembrano essere state tutte soltanto parole. Andiamo con ordine... Esternamente sembra una trattoria minuscola con ben pochi posti a sedere. In realtà addentrandosi dopo la cucina, dopo i bagni ed attraversando uno stretto corridoio, ci troviamo davanti ad un altra sala senz'altro di più recente costruzione poichè totalmente diversa rispetto a quella principale. Ci fanno accomodare e ci portano i menù dove notiamo anche la presenza dell'antipasto "calabrese" al che si desume che il proprietario abbia origini di tale regione (sospetti confermati dalla cadenza tipicamente calabra). Scegliamo proprio questo antipasto consistente in una portata di salumi e sottaceti. A seguire optiamo per il filetto al pepe verde sottolineando che lo vorremmo ben al sangue. Ce ne portano uno stracotto e di uno spessore che sarà stato poco più di mezzo centimetro. Forse la fama di questo locale è dovuta ai primi piatti perchè per il resto non mi è sembrato proprio gran cosa. Il personale in continua corsa tra i vari tavoli è gentile ma spesso ha delle dimenticanze. Che dire...il cibo e senz'altro la saletta con quattro tavoli, isolata e triste senza neanche un minimo di sottofondo musicale mi fa dire anche in questo caso "mai più!" N.b. il totale da pagare è presentato su una striscia da calcolatrice...che qualcuno gli abbia parlato dell'esistenza dello scontrino fiscale?
Caro amico, mi spiace - da frequentatrice assidua della suddetta trattoria - sentire che non ti sei trovato bene, ma sono cose che capitano. Tuttavia, dopo aver sentito dell'accento calabrese e dei filetti, sono sobbalzata sulla sedia: il proprietario ha in effetti ben altre origini (è ciociaro infatti...), e i filetti sono il piatto di punta della trattoria, normalmente ottimamente cotti e alti al punto giusto, oltre che di una carne squisita. Per la musica di sottofondo, non c'è mai, come in nessuna trattoria, mi risulta.
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